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11 maggio 2010 | Notizie | Enlazando Alternativas IV | Anti-neoliberalismo
Il caso si è registrato alcuni anni fa, però continua ad essere attuale. Tra l’altro perchè le organizzazioni Attac Svizzera e Multiwatch denunceranno il gigante alimentare Nestlè per pratiche di spionaggio contro militanti sociali europei davanti al Tribunale Permanente dei Popoli, che avrà sessione a Madrid, la capitale spagnola, il 14 e il 15 maggio.
È che la giustizia non è mai arrivata a pronunciarsi rispetto a questo scandalo – che alcuni hanno battezzato come “Nestlegate” - e che venne reso pubblico nel 2008 dopo un’indagine della televisione francese che raccolse testimonianze della polizia in cui sono ammesse inflitrazioni.
Si venne a sapere che poco prima di un vertice del G8 realizzato nel 2003, dirigenti della Nestlè avevano contrattato agenti dell’impresa di sicurezza Securitas perchè si infiltrassero nell’organizzazione Attac – sigla che significa Associazione per una Tassa sobre le Transazioni speculative per l’Aiuto ai Cittadini – che in quei giorni stava preparando un libro critico verso la Nestlè, una delle multinazionali più criticate del pianeta per le sue violazioni contro i diritti sindacali.
Secondo la relazione, che verrà presentata davanti al TPP, l’agente sotto falso nome Sara Meylan ha spiato Attac dall’agosto 2003 fino al giugno 2004 e si stima che la corporazione abbia speso circa 65 milioni di euro per questo lavoro incaricato a Securitas, la quale ha sempre operato a stretto contatto con la polizia elvetica.
I membri del gruppo infiltrato ricordano l’agente come una simpatica ventenne che arrivò a Attac per offrirsi come collaboratrice, ma che poco dopo elaborava complete relazioni sui profili ideologici degli altri attivisti. “Non voleveva mai comparire nelle foto”, ha ricordato uno dei suoi colleghi nell’informe televisivo che ha provato i vincoli tra Nestlè e Securitas.
Le organizzazioni che denunciano ricordano che l’infiltrazione ha avuto come sfondo una forte lotta contro la privatizzazione delle risorse, il sovrasfruttamento dell’acqua e la violazione dei diritti sindacali dei lavoratori da parte della Nestlè.
In quei giorni, ad esempio, si criticava l’attività della multinazionale nel Parco Acquatico della città brasiliana di São Lourenço, nello stato di Minas Gerais, che alla fine è stato chiuso nel 2006. Uno dei referenti di questa lotta cittadina, Franklin Frederick, viene menzionato varie volti nelle relazioni dell’agente infiltrata da Securitas.
Altro casa paradigmatico degli abusi della Nestlè è la storica lotta del sindacato colombiano Sinaltrainal, pioniere nelle denunce delle violazioni dei diritti dei lavoratori in Colombia da parte del gigante alimentare europeo.
La multinazionale di capitali svizzeri è presente nei cinque continenti, solo in America Latina ha 76 fabbriche. In vari informi della società civile internazionale, Nestlè ha capeggiato i ranking delle imprese più irresponsabili in materia sociale ed ecologica.
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