I manifestanti contrari a Mubarak stavano portando avanti da ieri quella che é stata denominata “la marcia del milione”, alla quale hanno partecipato piú di un milione di persone a El Cairo e circa un altro milione in piú in distinte cittá egiziane. L’obiettivo era esigere che il presidente Mubarak, che si trova al potere da piú di trent’anni, rinunciasse alla presidenza.

In seguito centinaia di migliaia di persone sono rimaste nella piazza Tahrir de El Cairo come mezzo di pressione per le sue dimissioni.

I manifestanti segnalano che i sostenitori di Mubarak si sono presentati nelle manifestazioni per renderle violente, dato che fino a quel momento erano state pacifiche.

In base a quanto ha informato la catena Al Jazeera, almeno 500 persone sarebbero risultate ferite negli scontri tra i manifestanti: queste persone stanno ricevendo assistenza precaria, dato che non ci sono ambulanze sul luogo.

Le agenzie stampa indicano che gli scontri sono stati iniziati dai sostenitori di Mubarak, che hanno cercato di prendere la piazza Tahrir, epicentro delle proteste, al grido di “Trent’anni di stabilitá, nove giorni di anarchia”.

Moahammed El Baradei, dirigente dell’opposizione egiziana ed ex direttore dell’organismo delle Nazioni Unite per l’energia atomica, ha accusato Mubarak di ció che é successo, e ha detto che consisteva in un altro dei sintomi di un “regime criminale che utilizza atti criminali”, ha informato Al Jazeera.

Da parte sua il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha segnalato questo mercoledí che era molto preoccupato per la situazione in Egitto e ha indicato che condannava “ogni attacco verso i manifestanti pacifici”.

Foto: http://blogs.aljazeera.net/