25 de abril de 2010 | Noticias | Justicia climática y energía
Per la seconda volta questo mese un giornalista è stato assassinato nella località honduregna di San Pedro Sula. Si tratta di Georgino Orellana, che è stato ucciso con uno sparo alla testa mentre usciva dal suo lavoro nella catena Televisión de Honduras, martedì scorso.
“Quante altre volte solleveremo l’allerta, redatteremo il comunicato, invieremo la nota di lutto e torneremo al catafalco dell’accettazione rassegnata dei ’danni collaterali’ della lotta?”, si chiedeva costernato il giornalista della resistenza Samuel Trigueros, in una nota pubblicata nel blog “Honduras en Lucha” a motivo dell’assassinio del giornalista.
Nella sua nota Trigueros definiva in questo modo Orellana: “avvocato di professione [...], scrittore e pittore, cattedradico della UNAH [Università Autonoma dell’Honduras] nella Valle de Sula, amantissimo padre dei suoi figli e sposo di Silvia Munguía, Georgino lascia l’esempio di una vita che, senza dubbi, stava a favore degli espropriati della Terra”.
Il suo assassinio si somma a quello di Luis Antonio Chévez Hernández, giornalista e presentatore del suo programma dell’emittente Radio W105, il quale è stato ucciso lo scorso 13 aprile a San Pedro Sula.
L’assassinio di Chévez ha suscitato la preoccupazione dell’organizzazione Reporter Senza Frontiere e della direttrice generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), Irina Bokova.
In un comunicato dell’agenzia Europa Press, Bokova ha affermato: “mi preoccupano molto i ripetuti attacchi contro giornalisti che hanno luogo in Honduras e confido che le autorità facciano tutto il possibile per perseguire i colpevoli. È importante per la stabilità e lo Stato di diritto che i giornalisti del paese possano esercitare il diritto alla libertà di espressione senza temere per le proprie vite”.
Da quando Porfirio Lobo ha assunto la presidenza del paese – dopo un processo elettorale che è stato catalogato illegittimo dal movimento popolare che si è opposto alla dittatura –, sono stati assassinati sette giornalisti in Honduras. Fino ad ora nessuno dei casi è stato risolto.
Foto: Revista Amauta
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