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20 aprile 2006 | |

Raddoppiano le denunce contro la politica antidroga di Colombia e Stati Uniti

Il sito internet Mama Coca denuncia: “In Colombia la fumigazione da parte dello Stato è un atto di guerra”. (http://www.mamacoca.org/)

Diverse organizzazioni non governative statunitensi hanno definito la politica di sradicamento di piantagioni di coca mediante fumigazioni che avviene in Colombia un totale fallimento.

Le critiche sono sorte dopo che l’Ufficio di Politica Nazionale di Controllo della Droga del governo statunitense ha rivelato venerdì che nel dicembre 2005 la Colombia possedeva 144.000 ettari di piantagioni di coca, circa 30.000 ettari in più di quelli calcolati dal governo colombiano.

Il rapporto dell’ufficio statunitense aggiunge che le coltivazioni di coca sono aumentate anche in parchi nazionali e che le piantagioni stanno crescendo in zone dove prima non esistevano.

La politica antidroga colombiana si inserisce nel cosiddetto Piano Colombia, strategia militare congiunta con gli Stati Uniti per combattere il narcotraffico nel paese, anche se in realtà prevede anche un elevato intervento militare nel costante conflitto tra lo Stato colombiano e i gruppi della guerriglia.

Le fumigazioni per sradicare le coltivazioni di coca mediante l’utilizzo dell’erbicida glifosato, tossico per la salute umana, sono sempre state criticate, soprattutto dalle organizzazioni contadine colombiane e da organizzazioni in difesa dei diritti umani.

Le critiche sollevate ora contro la politica antidroga colombiano-statunitense sostengono inoltre che la strategia delle fumigazioni si basa in realtà su un mito, ovvero che dopo aver fumigato le coltivazioni di coca i contadini smetteranno di piantarle.

Tuttavia, l’assenza di opportunità economiche e sociali per i lavoratori porta ad una costante produzione di coca mentre le zone dove vivono non vengono fumigate.

Secondo il quotidiano colombiano El Tiempo, John Walsh, membro dell’organizzazione statunitense Ufficio per gli affari latinoamericani di Washington, ha affermato che “per il governo (degli Sati Uniti) dover ammettere ora che la coltivazione di coca è in crescita deve essere un tremendo colpo”.

Il governo statunitense presieduto da George W. Bush ha già investito più di 4.000 milioni di dollari nella lotta contro la droga in Colombia.

El Tiempo rivela che nel 2001 gli ettari piantati a coltivazioni di coca erano 169.000, per poi scendere a 144.000 nel 2002 e a 114.000 nel 2003.

Tuttavia, il governo colombiano ha sottovalutato il nuovo rapporto dell’Ufficio di Politica Nazionale di Controllo della droga degli Stati Uniti, e dichiara che l’aumento degli ettari coltivati a coca è una conseguenza del miglioramento del sistema di monitoraggio da parte dello Stato nordamericano, raggiungendo nuove zone.

Non sono pochi coloro che dubitano di questa dichiarazione. Un’altra agenzia non governativa statunitense che si occupa di questo tema – il Centro per la Politica Internazionale – ha dichiarato che i nuovi risultati rivelano che molto probabilmente le riduzioni annunciate nelle zone con coltivazioni di coca non hanno mai avuto luogo.

Tradotto da Arianna Ghetti Progetto Terre Madri – Traduttori per la Pace – Radiomundoreal – www.terremadri.it - www.traduttoriperlapace.org

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