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3 aprile 2006 | Interviste | Diritti Umani
La Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE), di fronte all’arresto arbitrario ed abusivo del compagno Pedro de la Cruz presidente della Federazione Nazionale delle Organizzazioni Indigene e Nere dell’Ecuador (FENOCIN) e di altri dirigenti, ci dimostriamo solidali e rifiutiamo il maltrattamento ed il razzismo vincolati al potere economico e politico neocolonialista del governo nazionale e dei loro imprenditori, contro gli indigeni.
Condanniamo questi eventi di aggressione e violenza da parte del governo di Palacio e degli imprenditori che provocano e violano i diritti delle popolazioni indigene,che difendono la sovranità del Paese; è per questo che pretendiamo l’immediata libertà dei detenuti. Allo stesso modo chiediamo al Governo e al Congresso Nazionale la deroga urgente dello Stato di Emergenza decretato nelle cinque province del Paese.
Le Nazionalità e le Popolazioni Indigene fanno un appello a tutti i settori organizzati: contadini, afroecuadoriani, piccoli commercianti, piccoli e medi agricoltori, risicoltori, maidici, studenti, casalinghe e professionisti ad unirsi a noi contro il TLC e chiediamo di eliminare la segretezza e la privacy sui documenti oggetto di negoziato a Washington e la loro immediata consultazione popolare, affinché sia il popolo a decidere democraticamente e sovranamente. Allo stesso tempo chiediamo la terminazione del contratto con la compagnia OXY.
”Shuk shunkulla, un solo cuore; shuk makilla, un solo pugno, shuk shimilla, una sola voce”
Santiago Dela Cruz
Vicepresidente CONAIE
Traduzione di Cecilia Silveri - progetto Terre Madri - Traduttori Per la Pace - Radiomundoreal www.terremadri.it - www.traduttoriperlapace.org