Archivo Radio Mundo Real

Contents

Questo é l´archivo di Radio Mundo Real fino al 2007.
Per leggere/ascoltare la notizie di oggi: www.radiomundoreal.fm

22 maggio 2006 | |

L’Unione Europea si avvale dell’OMC per convertire il Brasile in un deposito di pneumatici usati

L’importazione di pneumatici usati è proibita in Brasile dal 1991, e si inserisce in un’ampia legislazione, vigente da 50 anni, che vieta l’importazione di beni usati. Tuttavia, diverse misure provvisorie approvate dal Potere Giudiziario di fronte a richieste avanzate da compagnie brasiliane che riutilizzano pneumatici usati hanno permesso l’introduzione tra il 1990 e il 2004 di più di 34 milioni di pneumatici usati.

I pneumatici usati, importati in larga misura dall’Unione Europea, vengono riutilizzati in Brasile, estendendo in questo modo la propria durata.

A metà di quest’anno, è entrata in vigore in Europa una legislazione che vieta la disposizione finale di pneumatici usati nei depositi sanitari.

Questo fa sì che l’Unione Europea debba affrontare un problema ambientale di grandi dimensioni, della forma di 300 milioni di pneumatici buttati all’anno. La soluzione a questo problema sarebbe di aprire i mercati del Sud a cui destinare i propri residui, avvalendosi dell’OMC.

Tuttavia, la questione dei pneumatici usati è chiaramente una problematica ambientale, poiché dopo il loro riutilizzo, milioni di pneumatici si trasformano in residui di difficile compattazione, facilmente infiammabili e luoghi favorevoli per la riproduzione degli agenti portatori di dengue e febbre gialla.

Uno studio realizzato dal Ministero della Salute del Brasile nell’anno 2003, ha rivelato che in 284 paesi di diversi Stati i pneumatici sono stati la fonte principale di riproduzione della zanzara Aedes Aegipti, portatrice di dengue.

L’Unione Europea ha chiesto che venga condotto uno studio e ha avviato una controversia in occasione di un pannello arbitrale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio sulla legislazione brasiliana, esigendo che al Brasile venga garantito lo stesso trattamento riservato all’Uruguay - socio del MERCOSUR - per i propri pneumatici usati.

La differenza è che dall’Uruguay provengono al massimo circa 130 mila pneumatici usati all’anno, mentre dall’Unione Europea ne starebbero arrivando 30 milioni.

Il caso presentato dall’Unione Europea si basa sul fatto che certe misure vigenti in Brasile limitano l’importazione di pneumatici usati e tali misure non si applicano ad altri paesi.

Questo si spiega dopo che il Brasile fu citato dall’Uruguay di fronte ad un tribunale commerciale del MERCOSUR, e obbligato ad aprire le proprie frontiere ai pneumatici usati uruguaiani.

Il Brasile possiede la più grande flotta di veicoli dei paesi in via di sviluppo, scartando circa 40 milioni di pneumatici all’anno. Questo trasforma il paese in un mercato molto attraente per i milioni di pneumatici utilizzati e scartati dai paesi europei.

Diverse organizzazioni di diritti umani ed ecologiste stanno organizzando una campagna che mette in guardia sui pericoli per l’ambiente e la salute pubblica derivanti dall’importazione di milioni di pneumatici.

Un comunicato emesso dalle organizzazioni dichiara che “l’importazione di pneumatici usati rappresenta un aumento effettivo del passivo ambientale, una volta che ogni pneumatico usato e riutilizzato passa ad avere la metà della vita utile rispetto ad un pneumatico nuovo. Nel momento in cui importiamo prodotti già scartati, dobbiamo in realtà cercare di risolvere un problema ambientale riguardo la “destinazione finale” di questi prodotti.

Tradotto da Arianna Ghetti revisione di Daniela Cabrera–Progetto Terre Madri – Traduttori per la Pace – Radiomundoreal – www.terremadri.it - www.traduttoriperlapace.org

Lavori in corso

Lavori in corso

Attenzione: un problema tecnico (server SQL) impedisce l'accesso a questa parte del sito. Grazie per la comprensione.

Amigos de la Tierra

Lavori in corso

Lavori in corso

Attenzione: un problema tecnico (server SQL) impedisce l'accesso a questa parte del sito. Grazie per la comprensione.