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31 luglio 2009 | | |

“Una legge che fa male”

Eduardo Galeano nel lancio della campagna per annullare l’impunità

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Lo scrittore ha ricordato che nel plebiscito del 1989 la popolazione ha deciso essendo vittima di una campagna di paura e ha fatto degli sforzi per raggiungere “una democrazia piena”.

È stato uno degli oratori più applauditi nella serata di mercoledì 29 luglio nel Paraninfo dell’Università, a Montevideo. Eduardo Galeano si è unito con le sue parole sempre belle, sempre giuste, al lancio della campagna che cercherà di annullare la Legge di Prescrizione, la quale concesse l’amnistia ai responsabili dei crimini contro l’umanità durante l’ultima dittatura uruguaiana (1973 – 1985).

“Questa è una legge infame che ci ha condannato ad un’infamia perpetua”, ha detto lo scrittore e giornalista uruguaiano nella sala universitaria affollata di persone che saranno coinvolte in questa campagna che verrà definita con un plebiscito il prossimo 25 ottobre.

Le parole di Galeano sono state portate al mondo in diretta attraverso Radio Mundo Real, mentre altre emittenti convenzionali hanno trasmesso l’atto.

“Deve essere stata molto cretina la testa che ha confuso identità con domicilio”, ha commentato in un’altra parte del suo intervento riferendosi alla consultazione popolare che parallelamente al voto contro l’impunità, cercherà di permettere il suffragio degli uruguaiani che risiedono all’estero. Retour ligne automatique
La campagna attraverserà il paese con l’obiettivo che la cittadinanza adotti l’opzione “Sì” identificata con il colore rosa.

Per annullare la legge, che subordina le indagini giudiziali sui fatti della dittatura alla volontà politica del Potere Esecutivo, bisognerà raggiungere il cinquanta per cento più uno dei voti. Ejecutivo, se deberán alcanzar el cincuenta por ciento más uno de los votos.

Foto: Javier Calvelo (http://www.ladiaria.com.uy)

(CC) 2009 Radio Monde Réel

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