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12 settembre 2010 | | |

“Giá sanno chi siamo”

É stato inaugurato il I Congresso del Movimento Nazionale Contadino e Indigeno dell’Argentina

Con un evento musicale e mistico nella sede del sindacato dei panificatori nel Conurbano di Buenos Aires, é iniziato questo sabato 11 settembre il primo Congresso Nazionale del movimento delle contadine e dei contadini indigeni argentini.

Questo incontro con piú di 1500 delegati e invitati internazionali é il risultato di ció che i suoi protagonisti definiscono come un’auto-costruzione “poco alla volta” con due decenni di espressione organizzata e varie pietre miliari per includere la problematica contadina nell’agenda del proprio paese.

“Siamo le risposte per scacciare il dubbio”, ha detto Susana Rosales del Movimento Contadino di Cordoba in relazione all’estesa tradizione di questo movimento nazionale, membro di Vía Campesina Internacional e della Coordinazione delle Organizzazioni del Campo (CLOC) dell’America Latina in quanto a proposte per la sovranitá alimentare, la fame e il cambiamento climatico, le quali sono rimaste sistematicamente inascoltate da parte delle autoritá.
Nei corridoi, negli stand e sui prati si mescolano proince, etá e compiti: come in un alveare, nessuno sembra non avere una funzione, mentre una squadra di portavoci lavorano condividendo produzioni da una sala stampa occupata da materassi e sacchi a pelo.

Lavorare il ricordo

Angel Strapazzón, il quale lavora nell’area di coordinazione internazionale dalla sua localitá di Quimilí a Santiago del Estero, ha segnalato che nel suo cammino verso l’articolazione internazionale, il MNCI ha saputo trattenere bulldozer prima che buttassero giú case rurali, cacciare grandi imprese di campi contadini, afforntare la repressione militare e generare alternative di prosuzione e commercializzazione efficaci nelle varie centrali distribuite in differenti province e anche nella capitale argentina.
“Adesso giá sanno chi siamo”, ha detto Angel all’interno di una palestra in cui gli elementi basilari della simbologia contadina occupavano il centro: sementi, acqua, terra, fiori, acqua e fuoco, oltre che le bandiere della plurinazionalitá e delle multipli organizzazioni membri del MNCI.

Un altro dei compiti del Congresso é “ricordare, disarmare e ricostruire i nostri ricordi”, togliendo loro la visione ufficiale secondo la quale i poveri del campo sono improduttivi e “danno fastidio al progresso”, ha detto Angel.
Il Congresso conta con delegazioni di paesi della regione come Paraguay, Cile, Uruguay, il Movimento Sin Tierra del Brasile, cosí come dell’appoggio internazionale della Catalogna e dei Paesi Baschi.

L’incontro si realizza sotto il motto “Siamo la terra per alimentare i popoli” e nelle parole di apertura, Angel ha espresso che le comunitá contadine acquisiscono un’importanza chiave nel compito di dare alimenti sani alle popolazioni e a preservare i territori”.

Negli stand e sulle pareti dello stadio dove ha avuto luogo l’evento figuravano cartelloni che ricordavano figure chiave nella lotta latinoamericana per i diritti degli espropriati dalle loro terre e cittá, tra loro il militante di Buenos Aires Darío Santillán, Azucena Villaflor, Augusto C. Sandino, Santucho, l’educatore brasiliano Paulo Freire, il messicano Pancho Villa, Tupac Katarí, tra molti altri.

L’altro membro di Mocase, Gringo Farías, ha chiesto: “Dov’é la Mesa de Enlace, assassini che vengono a uccidere le nostre sementi creole?”. La cosiddetta Mesa de Enlace é la corporazione di dirigenti delle grandi patronali rurali argentine che stanno affrontando il governo di Buenos Aires per le ritenute fiscali all’esportazione di soya transgenica.

Il Congresso conta con un mercato permanente contadino con prodotti portati dai territori dalle diverse centrali del MNCI.

Durante questa giornata iniziale centinaia di visitanti, studenti, famiglie e membri di organizzazioni amiche come Madres y Abuelas de Plaza de Mayo hanno girato per le installazioni del sindacato e dialogato con gli arrivi dell’Argentina contadina che a volte appare nella farragine mediatica di questa capitale.
In una tenda spaziosa lavorano uomini e donne, preparando alimenti per pranzi, merende e cene per tutti senza chiedere loro di dove sono.

Parallelamente funzionano le commissioni interne che pubblicheranno documenti politici e di organizzazione interna del Movimento Nazionale, il quale sempre di piú sembra occupare un luogo di rivendicazioni popolari autentiche in un quadro politico argentino contrassegnato dalla frammentazione.

Martedí 14, alla chiusura dell’evento, i contadini e le contadine manifesteranno da Puente Pueyrredón fino a Plaza de Mayo.

primer congreso mnci from RMR on Vimeo.

(CC) 2010 Radio Monde Réel

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