7 de diciembre de 2010 | Entrevistas | Justicia climática y energía | COP 16
Un’altra volta i contadini sono presenti nelle attività parallele alle conferenze delle Nazioni Unite sul clima. Questa volta a Cancan, alla COP 16. La proposta è quella dell’ “agricoltura contadina che raffredda il pianeta” e di nuovo la Vìa Campesina è quella che porta la bandiera di questa lotta. Ad ogni modo, l’incredulità verso le negoziazioni è molto grande e sta aumentando.
“La Vìa Campesina ha un progetto chiaro, contrario alle false soluzioni del capitalismo verde”, ha iniziato dicendo a Radio Mundo Real Luiz, dirigente del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra del Brasile (MST), in un’intervista durante la marcia di domenica per il centro di Cancùn.
Il progetto dell’agricoltura contadina per raffreddare il pianeta, ha detto, va in linea contraria all’agricoltura industriale e al sistema commerciale di vendita di alimenti a livello internazionale. L’agricoltura meccanizzata è tra le attività più contaminanti a livello mondiale e il settore dei trasporti anche. “Noi appoggiamo l’agricoltura contadina, i circuiti corti di commercializzazione, l’agroecologia come matrice produttiva tecnologica, la cooperazione tra le famiglie contadine”, ha segnalato Luiz.
Il dirigente ha raccontato che la Vìa Campesina Brasile segue questi processi di negoziazioni delle Nazioni Unite da anni, però ha dimostrato il suo scontento. “Ciò che vediamo in realtà è che questo è un gran teatro del mondo”, ha detto. “Non c’è una negoziazione reale, i governi non ascoltano le parole dei popoli, le nostre proposte vengono rifiutate, messe sistematicamente fuori dalla tavola di discussione, anche se abbiamo fatto una grande conferenza a Cochabamba”, ha aggiunto. Nell’aprile del 2010 è stata realizzato in questa città boliviana il Vertice dei Popoli sul Cambiamento Climatico e i Diritti della Madre Terra.
Luiz ha ricordato la COP 15 del dicembre dello scorso anno a Copenhagen, Danimarca, e ha detto: “Copenhagen, Cancùn, non sono conferenze del clima, sono conferenze del capitalismo verde, di come il capitalismo verde può continuare ad espandersi in un momento i crisi sistemica e trovare nuove frontiere per la sua accumulazione di capitale”.
La Vìa Campesina seguirà in questi giorni con attività all’interno del “Forum Globale per la Vita e la Giustizia Ambientale e Sociale”, che realizza a Cancùn, con contadini di numerosi paesi. Martedì verrà realizzata in questa città messicana la grande mobilitazione convocata mesi fa dalla Vìa Campesina. Nel frattempo viene atteso questo giovedì il Presidente della Bolivia a Cancùn, Evo Morales. Viene prevista la realizzazione di un atto pubblico del presidente boliviano, al quale parteciperà anche la Vìa Campesina con la sua delegazione.
Inoltre, la rete di contadini dei cinque continenti appoggerà anche, nelle attività a Cancùn, il richiamo del presidente Evo Morales per la realizzazione di un referendum mondiale sul cambiamento climatico. “Vogliamo approvare la proposta del presidente Evo e speriamo che altri paesi principalmente dell’ALBA, si sommino alla consultazione globale, perché la gente possa sentire nel mondo intero ciò che i popoli hanno da dire sulla questione del cambiamento climatico”, ha segnalato Luiz.
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