Quello che vedete è un archivio storico.
Chiediamo volontari per lavorare con la nuova traduzione della web.
27 dicembre 2010 | Notizie | Sovranità alimentare
I cavi diplomatici rivelati dal sito di ricerca Wikileaks indicano che il governo degli Stati Uniti avrebbe lavorato in congiunto con quello della Spagna per promuovere la coltivazione degli organismi geneticamente modificati (OGM) in Europa, cercando di vincere così le posizioni contrarie, capeggiate dalla Francia.
I cavi rivelano anche informazioni su come si muoveva l’opposizione ai transgenici in Spagna, e l’ingerenza degli Stati Uniti in assunti di politica interna spagnola, per frenare le posizioni avverse a queste coltivazioni e alle imprese agroalimentari.
L’Unione Europea ha ostacolato le coltivazioni di transgenici e, di fatto, solo si coltiva mais geneticamente modificato in sei paesi (Spagna, Repubblica Ceca, Portogallo, Romania, Polonia e Slovacchia), mentre altri sei paesi hanno applicato la cosiddetta “clausola di tutela”, che permette loro il veto su queste coltivazioni considerandoli “un rischio per la salute umana o l’ambiente”. Questi paesi sono Austria, Francia, Germania, Grecia, Ungheria e Lussemburgo.
Inoltre la Francia ha indicato nella sua esposizioni di motivi che il mais che produce il gigante degli agroalimentari di origine statunitense Monsanto, il MON810, genera “possibili effetti tossici avversi nel lungo periodo su lombrichi, isopodi, nematodi e farfalle monarca”, qualcosa che l’impresa ha considerato come effetto delle organizzazioni ambientaliste sul governo francese, segnalano i cavi filtrati alla stampa.
Secondo questi cavi, per la Monsanto la posizione è dovuta ad un “accordo di fatto tra il Governo della Francia e Greenpeace e Amici della Terra per il quale l’Esecutivo francese appoggerebbe il movimento libero da transgenici se gli attivisti guardassero da un’altra parte nelle iniziative nucleari di Sarkozy”.
A sua volta, in una relazione confidenziale dell’ambasciata statunitense in Francia viene indicato che il governo degli Stati Uniti ha considerato di rivalersi contro il governo francese e altri governi europei per il loro rifiuto di coltivare organismi geneticamente modificati.
Secondo quanto ha informato il mezzo statunitense Democracy Now!, nel cavo filtrato l’ambasciatore Craig Roberts ha affermato: “Nella questione l’Europa sta retrocedendo, non avanzando, e la Francia sta giocando un ruolo principale, insieme ad Austria, Italia e anche la Commissione”.
“Vediamo il veto alla coltivazione come un primo passo, almeno per gli anti-OGM, che poi si muoveranno per proibire le importazioni”, aggiungeva la relazione, secondo quanto ha indicato il quotidiano spagnolo El Paìs.
Davanti alla rivelazione di questi cavi e, in particolare davanti al ruolo che ha giocato il governo spagnolo nella promozione e difesa dei transgenici, le organizzazioni Amici della Terra, Ecologisti in Azione, Greenpeace, COAG, Piattaforma Rurale e CECU, stanno esigendo alla ministra spagnola Rosa Aguilar che la politica sugli OGM “cessi di essere controllata dalle multinazionali” e reclamano “una moratoria immediata alla loro coltivazione in Spagna”.
Per questo hanno iniziato una cyberazione, che consiste nell’inviare una lettera alla ministra, che può essere completata nel sitio web di Greenpeace.
Tradutrice: Giorgia Scurato
Foto: http://www.tierra.org/
Radio Mundo Real 2003 - 2018 | Tutti quello che si pubblica qui é licenciato in Creative Commons (Attribuzione-Condividi allo stesso modo). La pagina web é stata fatta con Spip, software libero specializzato in publicazioni nella web… e anche é stata fatta con amore.